In questo articolo voglio parlare di come pensieri e giudizi possano farci snaturare, allontanandoci dalla nostra vera essenza. Vivere in questo modo può causarci alla lunga problemi fisici e psicologici. Voglio raccontarti la mia storia ed i 6 passi che ho seguito per ritrovare me stesso e la mia dote innata.
Mi scuso innanzitutto per la lunga pausa che mi sono preso per scrivere un nuovo articolo, ma questo blog segue le vicende e gli eventi della mia vita. Quest’ultimo rappresenta me stesso e la mia evoluzione, perciò voglio condividere con te le mie esperienze.
Ascoltare il tuo cuore non è semplice. Scoprire chi tu sei non è semplice. Ci vuole un sacco di duro lavoro e di coraggio per conoscere chi tu sei e che cosa tu vuoi.
(Sue Bender)
La dote innata
Ognuno di noi ha una dote innata, una propria indole che nessun evento e nessuna influenza esterna potrà mai cancellare durante tutta la nostra esistenza. Essa ci rappresenta e ci rende unici ed irripetibili.
Purtroppo un’ educazione molto rigida può congelare ed imprigionare questa essenza innata, giorno dopo giorno ci snaturariamo con l’idea di doverci modificare e migliorare.
La verità è che inseguendo le influenze e le aspettative esterne, ci allontaniamo da noi stessi fino a non ricordare chi siamo veramente. I bambini invece hanno un approccio alla vita spensierato e spontaneo.
Crescendo iniziamo ad irrigidirci e perdiamo la nostra creatività, rinnegando noi stessi ed inseguendo un’ immagine di perfezione dalla quale siamo quotidianamente sconfitti.
L’errore della società attuale è quello di insegnarci ad essere qualcosa di diverso rispetto a quello che già siamo. Questo lavoro di miglioramento potrebbe farci conseguire obiettivi prestigiosi, ma non ci darà certamente la felicità.
Ci sembrerà di vivere la vita di qualcun’ altro, avremo ucciso la nostra creatività e non troveremo un senso alla nostra esistenza. Ciò che facciamo deve venirci spontaneo, non deve essere un sforzo.
In ognuno di noi c’è un altro essere che non conosciamo. Egli ci parla attraverso i sogni e ci fa sapere che vede le cose in modo ben diverso da ciò che crediamo di essere.
(Carl Gustav Jung)
Ascolta i segnali
Se siamo troppo severi con noi stessi, sforzandoci di esser qualcun’ altro compariranno malesseri fisici e psicologici. A volte si può andare incontro a depressione, disturbo ossessivo-compulsivo e attacchi di panico. In questo caso, bisognerebbe fare anche un percorso di psicoterapia, per avere un supporto riguardo la consapevolezza di se stessi.
Questi disagi non sono certamente piacevoli, tuttavia possono essere una benedizione. Adesso ti chiederai se sono pazzo! No, non sono pazzo, io li ho vissuti e so che sono disturbi limitanti e possono bloccarti la vita. Tuttavia ti scuotono per svegliarti, ti sconvolgono la vita per dirti:
“Ma che stai facendo?” “Adesso basta, ti stai rovinando la vita!”
Ti fanno concentrare su te stesso per segnalarti che qualcosa non va, tutta questa energia canalizzata in questo modo, è energia vitale che stai trattenendo e non lasci fluire.
Devi provare amore incondizionato per te stesso, anche per i tuoi lati più oscuri. Non puoi essere solo buono, bravo, efficace ecc… Accetta anche le cose più strane e folli di te stesso.
Se arrivi ad accettare ogni cosa di te, crollerà il confronto con il personaggio ideale e perfetto che hai creato negli anni. A poco a poco cadranno tutte le paure e le ossessioni.
Perché vi paragonate con qualcun altro?
Se non vi paragonate a un altro
sarete quel che realmente siete.
(Jiddu Krishnamurti)
Trova il coraggio di accettarti
Non mi stancherò mai di ripeterlo: tutto quello che fai con piacere senza pensarci e sforzarti troppo, rappresenta la parte più vera di te. Cancellare la tua dote innata è impossibile, se la rinneghi prima o poi tornerà a farsi sentire.
E’ inutile fuggire da te stesso, se vuoi vivere bene è giunta l’ora di fermarti, ascoltarti e ricominciare a vivere veramente come facevi da bambino.
Prova a far riemergere il tuo talento e la tua passione, immagina una cosa che facevi con allegria e felicità.
Se non lo sai più o sei ormai confuso, presta attenzione alle sensazioni:
- le cose che fai con sforzo e tensione non ti rappresentano;
- le cose che fai in modo naturale e con entusiamo riguardano la tua dote innata.
Le domande che devi farti sono queste:
“Che cosa farebbe quel bambino di un tempo?”
“Cosa mi piace fare in modo spontaneo?”
“Cè qualcosa che farei gratis, senza un ritorno economico?”
Devi solo trovare il coraggio di guardarti dentro, accettati per quello che sei senza tutte le maschere che hai messo negli anni.
Non devi avere vergogna o paura del tuo lato più puro, vedrai che non è così scandaloso e compromettente come credi. Se sei una persona dotata di creatività, accoglila e dalle forma.
Il coraggio di conoscere se stessi è un coraggio raro; e sono molti quelli che che preferiscono incontrare il loro acerrimo nemico in campo aperto, piuttosto che il proprio cuore nell’armadio.
(Anonimo)
La mia storia
Per anni ho vissuto la vita di qualcun’ altro e ho trattenuto la mia creatività nello scrivere. Ogni giorno mi confrontavo con un’ immagine perfetta che era pronta a giudicarmi severamente.
Questa immagine mi chiedeva sempre di più e quello che ottenevo era sempre troppo poco. Insomma ogni obiettivo raggiunto non aveva un valore, perchè mi sembrava di vivere una continua competizione.
Ad un certo punto ho iniziato a seguire uno stile di vita sbagliato, cercando sempre conferme negli altri e mettendo da parte il mio amor proprio. Ovviamente sono stato anche male, ma questo malessere mi ha scosso per farmi cambiare vita. Tutto quello che rinnegavo, ad un certo punto è esploso con estrema violenza.
Ho dovuto accettare tutto quello che mi è successo, ed ho iniziato ad ascoltare ogni aspetto di me, ogni segnale per capire cosa volesse dirmi. Mi sono preso il mio tempo e mi sono fermato, anche se ho cercato inizialmente di resistere.
Poi ho capito che dovevo arrendermi totalmente, se non lo avessi fatto avrei sbagliato tutto ancora una volta. Il percorso di autoconsapevozza è molto complesso e spesso c’è il rischio di ricadere nella cattive abitudini.
Se fossi stato bene, ti assicuro che non avrei creato questo blog. Non avrei iniziato a scrivere e soprattutto non avrei lasciato il giusto spazio alla mia creatività. Il blog è uno strumento che mi sta facendo evolvere, giorno dopo giorno, articolo dopo articolo.
Non lo faccio per soldi, è la mia passione che mi guida a farlo. Ovviamente essere indipendenti è importante, ma deve essere una conseguenza.
Trova la tua passione e vedrai che l’amore ed il tempo che dedicherai daranno i loro frutti. Non fare mai il contrario, ovvero non fare una cosa in funzione di risultati immediati, perchè non troverai la realizzazione che vorresti.
La cosa che è veramente difficile, e anche davvero incredibile, è rinunciare ad essere perfetti ed iniziare il lavoro di diventare se stessi.
(Anna Quindlen)
I 6 Passi per ritrovare te stesso
Voglio sintetizzarti i 6 passi essenziali per ritrovare te stesso e la tua dote innata:
- Accogli il tuo lato nascosto e folle
- Devi avere amor proprio
- Libera la tua creatività
- Smetti di controllare tutto
- Non snaturare il tuo modo di essere
- Non provare più ad essere perfetto
Se segui questi passi, ogni malessere smetterà di manifestarsi. La mente è capace di imprigionarci in schemi mentali che ci allontanano dalla nostra vera essenza.
Il percorso che devi fare è quello di tornare ad essere ciò che già sei. Spogliati di tutti gli abiti che non sono tuoi, mostrati nudo senza più veli artificiali.
La cosa peggiore che puoi fare è credere di essere chi pensi di essere. Non rinchiuderti dentro un’ identificazione rigida. La mente è brava ad ingannarci, cercando di interpretare e giudicare. Spesso crea un’ immagine di noi che non è veritiera, il rischio è quello di rimanere alienati in questa falsa identità.
L’unica verità sai qual è? Tu sei presente in questo momento e stai vivendo. Tutti i pensieri che iniziano a interrogarsi, analizzare, supporre ti portano via dall’ esperienza autentica.
Pensi di sapere qual è la tua vera dote innata? O sei ormai confuso e non sai più quale sia? Lascia un tuo commento, per raccontare la tua esperienza.
Ho impiegato del tempo per scrivere quest’articolo, supportami con un Like, un Tweet. Per te ci vuole solo un secondo, questo mi permetterà di scrivere e condividere altri contenuti.
Salve, mi trovo vi esattamente nella posizione che hai descritto. Mi sento bloccata e sofferente
Anni fa avevo ritrovato dopo tanto lavoro su me stessa un allineamento con il mondo è ricordo la sensazione di pace.
Dopo varie vicissitudini che hanno messo a dura prova la mia vita con responsabilità e doveri, mi sono ritrovato ancora una volta a ricominciare tutto il lavoro da capo….non ci riesco