“Cosa fare nella vita?”
“Cosa mi piace davvero e cosa mi rende felice?””
“Qual è il mio vero talento da coltivare?”
Chi di noi durante il proprio percorso di vita, non si è fatto mai queste domande, alzi la mano! Scommetto siete in pochi a non avere questi dubbi. Già, siamo sempre influenzati dal giudizio degli altri, da una società che ci vuole sempre perfetti e reattivi. Spesso perdiamo di vista il nostro pensiero e quello che realmente siamo e vogliamo.
Per fortuna abbiamo una parte emotiva che anche quando è nascosta, ha modo di farsi sentire, per dirci: “ehy c’è qualcosa che non va. Non sei una macchina, sei un essere umano. Non dimenticartelo!”
L’ attuale società ci insegna cose sbagliate. Secondo quest’ultima, bisogna sempre dimostrare di essere bravi, guadagnare e consumare. Non dico che non bisogna essere bravi in qualcosa o far qualche soldo. Tuttavia non bisogna perdere di vista la cosa principale: fare quello che ci piace e ci appaga.
Potrete avere la più importante carriera, possedere qualsiasi cosa o avere un successo incredibile, ma se non vi piace davvero quello che fate siete lontani da cosa vuol dire “vivere”.
L’inganno chiaro del sistema attuale è: tu lavori, il tuo rendimento è proficuo e poi consumi quello che guadagni. Ci troviamo ad essere schiavi di un ingranaggio senza accorgercene: “più consumi, più hai bisogno di guadagnare”!
Siamo tutti influenzati da questo, lo sono anche io. Però più passano gli anni, più mi sono accorto che questo circolo vizioso non mi appaga, ma mi allontana dall’essere felice. Fare quello per cui siamo in questo mondo, non ha prezzo. Potremmo guadagnare meno soldi, ma avremo un nostro equilibrio in questa avventura chiamata vita. Quindi ecco nuovamente la fatidica domanda:
Cosa fare nella vita?
Non dobbiamo dimenticare mai, che emozionarsi è la cosa più bella che esista. Vi ricordate la scena finale di Matrix Reloaded? Vi rinfresco la memoria. L’architetto del mondo falso, creato dalle macchine dice a Neo questa frase:”> “Tu sei il risultato finale di un’anomalia che nonostante i miei sforzi sono stato incapace di eliminare da quella che altrimenti è un’armonia di precisione matematica“. Ogni uomo è unico e irripetibile perchè ha un proprio vissuto e modo di emozionarsi. Un uomo non può snaturarsi ed essere una macchina.
Come avete notato vi ho fatto questo esempio, perchè l’analogia tra il Matrix e la società attuale non è così assurdo. Ci ritroviamo a vivere in un mondo apparente. Premetto che non esiste una realtà assoluta, ed ognuno di noi ha un proprio punto di vista, una propria mappa della realtà. Se perdiamo questo aspetto, perdiamo noi stessi.
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